Il Gruppo Politico #CAMBIAMO AGOSTA invita tutti i cittadini a prendere visione dei contenuti della recente Ordinanza sindacale n. 46 del 16.10.2019, consultando direttamente l’albo pretorio del Comune di Agosta, oppure il sito web www.cambiamoagosta.it dove la stessa è stata riproposta tale e quale, corredata da documentazione fotografica relativa ai luoghi oggetto dell’Ordinanza.
Premettiamo (a prova di smentita!!!) che l’ordinanza di cui parliamo è stata evidentemente mossa, nelle finalità ma non nelle sua SCANDALOSE ARGOMENTAZIONI, dalla triste scoperta che ha fatto il nostro Gruppo – finanche documentata (da evidenze fotografiche giustappunto) – rispetto alla quale il “Sindaco” sarebbe stato per tempo avvisato, così da vedersi costretto a correre ai ripari. E’ stato così che il “Sindaco” avrebbe inteso rimediare, parando la sua reputazione personale piuttosto che gli interessi dei cittadini, inscenando un’ordinanza che pare intrisa di falsità e di menzogne, nel timore di chissà quale denuncia potesse piovere sul suo capo. NE E’ DERIVATA UNA VERGOGNOSA PRESA IN GIRO PER I CITTADINI DI AGOSTA!!!
Fatta la doverosa premessa, ci limiteremo ora ad esternare le considerazioni che ci appaiono legittime, proponendo alcune domande a cui ci auguriamo il Sindaco (pro tempore) voglia dare una compiuta risposta per soddisfare esigenze di comprensione di cui, in nome di tutti i cittadini di Agosta, ci sentiamo di essere portavoce e responsabili.
Questi i fatti.
Con l’Ordinanza il “Sindaco” ha disposto l’immediata rimozione dei rifiuti e le connesse operazioni di pulizia e di bonifica di una discarica abusiva rinvenuta su terreno di proprietà comunale. In apparenza, niente di più doveroso da parte della massima autorità locale in tema di igiene ambientale (il “Sindaco” giustappunto !!!) che, tra le righe dell’Ordinanza, giustifica gli interventi disposti evocando i concetti di “pericolosità per la salute e la sicurezza pubblica” e di “danno ambientale” (configurato come reato ai sensi della legge), determinati dal rinvenuto abbandono di rifiuti sul territorio.
Tra i rifiuti abbandonati sarebbe stata rinvenuta anche una cospicua quantità di RIFIUTI INGOMBRANTI, per i quali, come noto, l’amministrazione comunale in carica non sta offrendo ai cittadini un servizio di raccolta (a meno di due giornate all’anno dedicate all’evento con oneri aggiuntivi a carico dei cittadini) non avendolo ricompreso nel capitolato speciale di appalto del servizio di raccolta/trasporto/smaltimento, affidato per 4 anni al costo di oltre 480.000 euro (sempre a carico dei cittadini).
Una più attenta lettura del testo dell’Ordinanza, tuttavia, lascia emergere elementi di dettaglio che evidenziano aspetti tragicomici e di incredulità.
- Il “Sindaco” attribuisce ad IGNOTI la responsabilità di abbandono di rifiuti all’interno di un’area (prospiciente lo stabile della ex Cooperativa Agricola “La Porcareccia”) di proprietà comunale, come tale recintata e chiusa con cancello, apribile solo mediante chiavi nelle esclusive disponibilità dell’Amministrazione Comunale.
- Il “Sindaco” accusa i supposti “ignoti” di essere i responsabili di un danno ambientale, ammettendo implicitamente che un reato sia stato commesso proprio all’interno dei confini di una proprietà comunale rigorosamente interdetta a terzi.
- Il “Sindaco” ordina, in conseguenza della scoperta, ad una ditta terza di procedere con urgenza alla rimozione dei rifiuti abbandonati e all’ufficio tecnico comunale di predisporre le operazioni di bonifica del sito: il tutto a pagamento, per ora a carico delle casse comunali (e quindi dei cittadini) con la speranza di recupero delle somme nei confronti dei supposti “IGNOTI”.
Queste le nostre domande/riflessioni.
- E’ possibile che presunti “IGNOTI”, da parte loro, siano dotati di cotanta “destrezza” così da:
- entrare (senza permesso) in una proprietà comunale rigorosamente chiusa con chiavi (custodite, come noto, da chi non si stanca ancora di recitare il ruolo di “san PIEtRO” su cui ha fondato la sua clientelare carriera politica), senza lasciare segni di infrazione sulla cancellata?
- agire “educatamente”, disponendo i rifiuti (da loro stessi abbandonati) in modo ordinato, finanche differenziandoli con precisione all’interno di container e cassoni scarrabili (sempre portati dentro una proprietà comunale all’insaputa del “Sindaco” e del “san PIEtRO” detentore di chiavi)?
- reiterare il reato (abbandono di rifiuti) per un numero così elevato di volte, da poter riempire container e cassoni scarrabili di grande capacità (neanche si trattasse di rifiuti derivati dalla raccolta differenziata fatta con sacrificio dai cittadini agostani per almeno un mese o due)?
- Se quanto riportato nelle premesse del testo dell’Ordinanza corrisponde al vero, il “Sindaco” ha mai presentato “denuncia contro ignoti” alle Forze dell’Ordine per quanto verificatosi? E’ stato veramente così coraggioso da negare le evidenze di una situazione non permessa su quel terreno comunale, eppure andata avanti indisturbata per un lungo periodo (sotto gli occhi di tanti che hanno visto regolarmente accedere nell’area personale e mezzi riconducibili alla Società cui è appaltato il servizio di raccolta/trasporto/smaltimento di rifiuti, oltre che operatori comunali)?
- Perché mai il “Sindaco” avrebbe ordinato ad una ditta terza di procedere alla rimozione dei supposti rifiuti abbandonati da ignoti, anziché precettare per questo (visto il carattere di urgenza dell’Ordinanza) direttamente la ditta con cui il Comune ha in corso l’appalto sui rifiuti?
- A chi sono riconducibili i rifiuti ingombranti rinvenuti nella discarica abusiva della “Ex Porcareccia”? Sempre ai “soliti ignoti” oppure ai più fortunati tra gli Agostani che, diversamente dalla comune plebe, si vedono erogare un servizio di raccolta “straordinario” che agli altri è invece negato?
In assenza di una risposta chiara ai cittadini, la logica interpretazione delle cose accadute conferma le serie perplessità che nutriamo sulla gestione amministrativa condotta in questa legislatura.
CONTINUANO A PAGARNE LE SPESE I CITTADINI CHE, PER EFFETTO DI UN’ORDINANZA CONNOTATA DA PREMESSE CHE HANNO TUTTO IL SAPORE DI UNA PRESA IN GIRO, SI VEDONO SOTTRARRE DALLE PROPRIE TASCHE (le casse comunali) ONERI AGGIUNTIVI (rispetto agli oltre 480.000 già destinati ai rifiuti) PER IL PAGAMENTO DELLE ATTIVITA’ DI BONIFICA E DI RIPRISTINO DEL TERRENO DI PROPRIETA’ COMUNALE SITO NELL’EX PORCARECCIA, ADIBITO IMPROPRIAMENTE A DISCARICA ABUSIVA PER COLPA DI IGNOTI!!!
IL “SINDACO” FACCIA CHIAREZZA SUI CONTENUTI DELL’ORDINANZA CHE, DIVERSAMENTE (DATI OGGETTIVI ALLA MANO) CONTINUEREBBE AD AVERE L’AMARO SAPORE DI UNO “SCANDALO” . . . L’ENNESIMO TEATRINO DI QUESTO “MANDATO” AMMINISTRATIVO!!!
che vergogna… le dimissioni sarebbero una… riabilitazione personale.
Agosta, lì 26.10.2019
Gruppo Politico #CAMBIAMO AGOSTA
Volantino DISCARICA PORCARECCIA
ORDINANZA_46 del Comune di Agosta




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