Rivolgiamo un appello al Sindaco (pro tempore) di Agosta, sig. Massimiliano Valente, alla luce dei recenti accadimenti che evidenziano il preoccupante livello che ha raggiunto la lacerazione del tessuto sociale del nostro paese.
Il concetto di “tessuto sociale lacerato” è spesso rievocato, quasi come uno spettro, specie in concomitanza con le campagne elettorali locali, allorquando le parti politiche contrapposte, all’unisono e indipendentemente dalle appartenenze, rivendicano la necessità di provvedere alla cosiddetta “ricucitura del tessuto sociale di Agosta”.
Quello che, AHINOI TUTTI, storicamente si è verificato ad Agosta, è che la contrapposizione tra le parti politiche in campo (Maggioranza e Opposizione Consiliare) si riflette in maniera “inevitabile” nelle forme di vissuto sociale.
E’ emblematico, da questo punto di vista, quanto l’associazionismo nel nostro paese sia condizionato dai riflessi della politica locale, al punto tale che risulta innegabile, nella stragrande maggioranza dei casi, una forma di “predilezione” di una associazione per l’una piuttosto che per l’altra fazione politica.
A tale proposito, facciamo eco al discorso “scritto, letto e sottoscritto” dal consigliere con delega ai rapporti con le associazioni, sig. Paolo Zuccarino, in occasione dell’ultima adunata del Consiglio Comunale del 27 maggio 2017.
Si condivide il contenuto del messaggio che lo stesso ha rivolto nella circostanza al Sindaco e ai consiglieri, nella misura in cui rivendica il fatto che “le associazioni debbano godere di assoluta autonomia ed alcun ente istituzionale possa e debba ingerire sul loro operato” e prende inesorabilmente atto che ad Agosta “molti concittadini attribuiscono alle associazioni una funzione di supporto operativo alle componenti politiche presenti sul territorio” ravvisando l’estremizzazione di questa percezione al periodo relativo “all’ultimo decennio”.
“CARO” SINDACO, il ruolo che ricopri ti addita come responsabile principale dello stato delle cose. Agli occhi dei nostri concittadini sei tu che hai la responsabilità di questo momento storico del nostro paese, sei tu che hai ereditato il lascito di una amministrazione sciagurata che governando nell’ “ultimo decennio” ha estremizzato il conflitto sociale nel nostro paese, sei tu che hai il dovere di agire e di adoperarti in prima persona prendendo le distanze da coloro che, con la pratica delle loro azioni, hanno interesse nel perpetuare in atteggiamenti subdoli e meschini, nel mischiare interessi politici con le associazioni.
“CARO” SINDACO, è per te arrivato il momento di PASSARE DALLA RETORICA DELLE BELLE PAROLE AI FATTI! Lo devi a tutti i tuoi concittadini, alla metà di Agosta che ti ha eletto e all’altra metà che sei comunque tenuto a garantire. Liberati dai vincoli che non ti permettono di agire e che rendono difficile la costruzione di un dialogo, definito dal Consigliere Zuccarino “scevro da pregiudizi, proficuo, improntato sulla collaborazione a tutti i livelli”.
SCROLLATI DA DOSSO LA POLVERE CHE TI RICOPRE! Liberati dai tuoi collaboratori diretti e indiretti che muovono nella direzione opposta a quella dell’unità del tessuto sociale! Liberati da tutti quanti coloro stanno annichilendo la coesione sociale remando nella direzione opposta all’unione, LIBERATI DA CHI STRUMENTALIZZA LE ASSOCIAZIONI PER MANTENERE BECERAMENTE IL CONSENSO ELETTORALE.
“CARO” SINDACO, non percepisci attorno a te un “puzzo che odora di boria e di arroganza”?
“CARO” SINDACO, è tuo preciso dovere porre un freno alla lacerazione del tessuto sociale di Agosta, invertire la tendenza al disfattismo registrata nell’ultimo decennio, promuovere coesione e comunione di intenti tra le associazioni, ritrovare una identità che ci faccia sentire vera Comunità: TUTTO QUESTO SAREBBE GRADITO AGLI AGOSTANI, MOLTO PIÙ DI QUALSIVOGLIA OPERA O SERVIZIO PUBBLICO UN SINDACO POSSA PROVARE A REALIZZARE.
“CARO” SINDACO, forse i tempi sono maturi, oggi più che mai, perché alla fine del tuo mandato tu non possa rimproverarti di “NON AVERCI PROVATO”.
Noi te lo diciamo … e te lo sottoscriviamo.
Agosta, lì 04/06/2017
Il Gruppo Politico #CAMBIAMOAGOSTA
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