Il Gruppo Politico #CAMBIAMO AGOSTA e il Gruppo di OPPOSIZIONE CONSILIARE intendono chiarire le differenti posizioni assunte dai Gruppi Consiliari con riferimento alla determinazione delle nuove aliquote sulla tassa rifiuti.
Si premette che gli Enti locali devono raggiungere la piena copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani attraverso le entrate della tassa e che, come confermato dal Sindaco e dai Consiglieri di Maggioranza, il nuovo contratto stipulato con la nuova Società cui recentemente è stato appaltato il servizio avrebbe determinato una riduzione dei costi a carico del Comune.
Si premette che, dal punto di vista dell’incidenza dei costi della tassa rifiuti sui cittadini, al fine di gravare il meno possibile sulle utenze, l’Amministrazione Comunale avrebbe potuto scegliere due strade alternative:
- Il Comune, in alternativa a criteri più onerosi per le utenze, può commisurare la tariffa alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia delle attività svolte nonché al costo del servizio sui rifiuti (PROPOSTA DEL GRUPPO DI OPPOSIZIONE).
- Il Comune, nelle more della revisione del regolamento che disciplina la commisurazione della tariffa, può prevedere fino all’anno 2017, l’adozione di coefficienti semplificati, riducibili del 50% rispetto a quelli minimi applicabili (SCELTA ADOTTATA DAL SINDACO E DAL GRUPPO DI MAGGIORANZA).
Si tratta di due alternative, entrambe previste per l’anno 2017, che la Legge ha messo a disposizione dei Comuni proprio nella consapevolezza che il principio giuridico che detta la normazione in materia, pur essendo eticamente ineccepibile, non è ancora applicabile in maniera puntuale in alcuni contesti locali. Si tratta del condivisibile principio «CHI INQUINA PAGA», che, nelle positive intenzioni del legislatore, indurrebbe l’utente che produce più rifiuti a pagare di più rispetto all’utente che ne produce di meno. Principio ineccepibile e di incontrovertibile veridicità!
Considerato però che, ad oggi, nel Comune di Agosta non si è ancora in grado di quantificare il rifiuto prodotto dalle singole utenze (in termini di peso – Kg), la Legge nazionale consente di ricorrere ad “artifici” che approssimano le quantità imputabili alle singole utenze, ricorrendo a criteri di calcolo della tassa che, proprio perché approssimativi, lasciano un margine di arbitrio decisionale alle amministrazioni comunali, che dovrebbero conoscere le tipologie di utenze (composizione dei nuclei familiari, numero di seconde case, attività commerciali dislocate sul territorio) e quindi adottare scelte che rendano meno gravoso l’onere della tassa sui cittadini, seppure con il vincolo di raggiungere la piena copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani attraverso le entrate della tassa.
Al riguardo, come noto, il giorno 22/03/2017 si è adunato il Consiglio Comunale per approvare le nuove aliquote TARI per l’anno 2017. Nella circostanza, si sono ben distinte le differenti posizioni delle parti politiche:
– il Gruppo di Opposizione – osservando che le tariffe applicate senza ricorrere a criteri alternativi risulterebbero particolarmente gravose per le utenze domestiche caratterizzate da un numero di componenti superiori a tre, nonché per alcune specifiche categorie (BAR, ristoranti, trattorie, pizzerie, caffè, pasticcerie, ortofrutta, ….), la cui presenza sul territorio comunale deve essere salvaguardata – ha proposto al Sindaco di valutare l’opportunità di dare continuità al criterio per la determinazione delle aliquote in vigore fino all’anno 2016 nel Comune di Agosta: e cioè continuare a commisurare la tariffa alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, così come scelto nell’anno 2014 dall’allora amministrazione MASSIMI e allora condiviso dall’attuale Sindaco, così come continuato a fare dall’Amministrazione Massimi per il 2015, così come adottato (tacito assenso) dall’Amministrazione Valente nel 2016 e così come consentito ancora per l’anno 2017. Il vantaggio che ne sarebbe derivato è che, se è vero che il costo del servizio risulta più basso rispetto a quello dell’annualità precedente, per logica conseguenza il calcolo della tariffazione perseguendo l’adozione del criterio adottato negli anni precedenti avrebbe determinato una RIDUZIONE DELLA TARIFFAZIONE PER TUTTE LE CATEGORIE DI UTENZE, sia domestiche, sia commerciali (ivi compresi BAR, ristoranti, trattorie, pizzerie, caffè, pasticcerie, ortofrutta, ….).
– il Sindaco e il Gruppo di Maggioranza Consiliare, nella totalità dei presenti al Consiglio, ha invece ha adottato una scelta differente, tradendo in parte il principio che aveva orientato le scelte dell’Amministrazione verso strategie differenti nel recentissimo trascorso. Dalla nuova tariffazione, l’impatto sulle utenze (domestiche e commerciali), sarà di diverso tipo:
Le seguenti utenze saranno LETTERALMENTE SALASSATE rispetto all’anno precedente:
- BAR, RISTORANTI, TRATTORIE, PIZZERIE, CAFFÉ, PASTICCERIE, ORTOFRUTTA, GENERI ALIMENTARI ;
- FAMIGLIE MAGGIORMENTE NUMEROSE RESIDENTI IN ABITAZIONI DI RIDOTTE DIMENSIONI;
Alcune categorie di utenze, probabilmente, troveranno beneficio per importi stimabili in poche decine di euro:
- NUCLEI FAMILIARI MONOCOMPONENTI O DI 2-3 PERSONE, RESIDENTI IN ABITAZIONI DI MEDIO/GRANDE DIMENSIONE
Il Sindaco (e i Consiglieri di Maggioranza) si sono ancorati ad un punto di vista etico che, ad onor del vero, può essere anche condivisibile in quanto la tariffazione, come prevista nelle intenzioni del legislatore, disincentiverebbe la produzione dei rifiuti. Il fatto è che, ad oggi, l’applicazione del metodo puntuale non è ancora praticabile nel nostro comune: ne consegue che, di fatto, la quantità di rifiuti (kg) imputabili ai cittadini di Agosta, vengono ridistribuiti a persona (quantità media procapite). Il risultato è che vengono “punite” le famiglie più numerose che, secondo questo criterio di approssimazione, sono “colpevoli” di avere più componenti il nucleo e, quindi, di produrre più rifiuti e che quota parte del rifiuto prodotto da TIZIO viene “spalmata” su CAIO. Noi ci chiediamo:
Vista questa inevitabile “approssimazione”, perché non perseguire il criterio di calcolo della tariffa (comunque forzatamente “approssimativo”) adottato a far data dall’anno 2014 e sino ad oggi? NE AVREBBERO BENEFICIATO TUTTI INDISTINTAMENTE, ALMENO PER UN ALTRO ANNO.
Dove è finita la volontà dell’Amministrazione di tutelare le categorie di utenze più sensibili? (FAMIGLIE NUMEROSE con ABITAZIONI “PICCOLE”)
Dove è finita la volontà del’Amministrazione di salvaguardare le utenze commerciali presenti sul territorio?
Che cosa è cambiato nelle TESTE degli Amministratori dal 2014 ad oggi? Perché questa scelta viene fatta solo quest’anno?
Perché questo cambiamento di prospettiva, se TUTTI I CITTADINI potevano beneficiare di scelte amministrative differenti?
Perché non continuare con il precedente criterio per la determinazione delle nuove aliquote TARI ed inaugurare una collaborazione con il Gruppo di Opposizione per capire INSIEME, per tempo e con il dovuto approfondimento, quali costi del servizio arginare per poter poi effettuare eventuali scelte future condivise?
Per completezza informativa, rendiamo noto, infine, che l’Opposizione Consiliare – palesatasi la presa di posizione del Sindaco nelle occasioni di confronto prima del Consiglio Comunale – è quantomeno riuscita ad ottenere i seguenti benefici per le utenze:
– per le utenze domestiche, il blocco della parte variabile massima della nuova tariffa nella misura prevista per 4 componenti (nel senso che la stessa rimane inalterata e quindi non aumenta anche se il numero di componenti del nucleo è maggiore di 4);
– la riserva del Sindaco circa l’opportunità futura di valutare l’adozione di una riduzione tariffaria maggiore (ovvero superiore al 10%) per le utenze domestiche qualificate come “non Residenti”, le c.d. “seconde case”, se di proprietà di persone residenti nel Comune di Agosta che, quindi, pagano già il pieno tributo (senza riduzioni) per la casa di residenza (atteso il fatto che, trattandosi di abitazioni situate nel medesimo Comune e appartenenti al nucleo familiare che abita in altra abitazione situata sempre nel Comune di Agosta, i componenti del suddetto nucleo produrrebbero – nella sostanza – rifiuti o nell’uno o nell’altro immobile);
– la riserva del Sindaco circa l’opportunità di valutare l’adozione di una riduzione tariffaria per le situazioni per le quali la Società che eroga il servizio per conto del Comune di Agosta non può accedere, per oggettive difficoltà logistiche, nelle immediate pertinenze delle utenze e per le quali, pertanto, si rende necessario raggiungere il punto di raccolta più vicino percorrendo una distanza superore ai 300 metri.
Il Sindaco e i Consiglieri di maggioranza hanno adottato una scelta precisa, differente da quella che il Gruppo di Opposizione Consiliare aveva proposto. Riteniamo che amministrare un Comune sia “dannatamente” complicato perché ci si trova di fronte a scelte da dover compiere che rischiano di impattare negativamente sulla collettività. In questo contesto, non intendiamo esprimere un parere aprioristicamente critico sull’operato dell’amministrazione comunale.
Tuttavia la nostra opinione rimane la seguente: tutte le categorie di utenze avrebbero pagato meno rispetto all’anno precedente se si fosse dato continuità al criterio adottato a far data dall’anno 2014, senza discriminazione alcuna sulle utenze sensibili che saranno salassate dall’adozione di questo nuovo criterio di calcolo delle aliquote!
In attesa delle bollette, del cui importo potranno direttamente prendere visione le utenze “colpite”, lasciamo ai cittadini dare una risposta agli interrogativi aperti sopra proposti e, più di ogni cosa, lasciamo i cittadini LIBERI DI FARSI UN’OPINIONE AL RIGUARDO!!
Agosta, lì 09/04/2017
Il Gruppo #CAMBIAMO AGOSTA
PS: Come noto, il Comune di Agosta non effettua più “formalmente” – differentemente dal recente passato – il servizio di RACCOLTA A DOMICILIO DEI RIFIUTI INGOMBRANTI. Ci consenta, il Sindaco, di rivolgere ai cittadini uno “scherzoso” suggerimento qualora necessitassero del servizio in questione: “PROVATE A CONTATTARE IL COMUNE PER RICHIEDERE IL SERVIZIO DI RACCOLTA A DOMICILIO DEGLI INGOMBRANTI, SE RIENTRATE TRA I N. 2 FORTUNATI CHE AVANZATE AI 44 IN FILA PER SEI, ALLORA, FORSE, SARETE SODDISFATTI!!!” – Ovviamente ogni riferimento a fatti, persone, parole di cui allo “scherzoso” suggerimento è puramente casuale.
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