Una modifica regolamentare ad hoc per non far “cadere” il Consiglio Comunale di Agosta
Il Gruppo Politico #CAMBIAMO AGOSTA informa tutti i cittadini delle grottesche vicende che hanno “allietato” le stanze della “casa comunale” nel recente periodo. Fatti e cronache che ci saremmo vivamente risparmiati di dover raccontare, pervasi dall’obiettivo di promuovere un cambiamento di pensiero nella nostra Comunità che non possa prescindere dall’unione e dalla messa in disparte di rancori connotati da personalismo. Fatti e cronache che, d’altro canto, non possiamo oggi tacere alla luce dell’imbarazzante presunzione e dell’autentico personalismo che il Sindaco ostenta senza più porsi limiti e freni, con un atteggiamento che affonda ogni proposito collaborativo tra le parti politiche e annichilisce ogni sogno di cambiamento nella nostra Comunità, condannandola a dissapori, contrasti e fratture sociali destinate a perpetuare nel tempo.
Sindaco che, dopo 4 anni di legislatura, ha fallito quello che tutti ci saremmo augurati essere il suo obiettivo principale: riunire le lacerazioni sociali e le spaccature che, forse ad Agosta più che altrove, hanno impedito un percorso di crescita della Comunità, condannando il nostro paese ad un immobilismo di idee, di entusiasmo e di vitalità.
Legislatura Valente che, non a caso, ha subìto la fuoriuscita di due Consiglieri eletti con il Gruppo “Movimento per Agosta” con conseguente nuova configurazione del Consiglio Comunale: Sindaco con 5 Consiglieri di “Maggioranza” e 5 Consiglieri non appartenenti al Gruppo di “Maggioranza” (di cui 3 del Gruppo #CAMBIAMOAGOSTA e 2 autonomi e non confluiti in alcun Gruppo). Va da sé che la logica ed il buon senso avrebbero dovuto suggerire al Sindaco un passo indietro. Elezioni vinte con una differenza di 61 voti, ovvero la volontà di poco più di 30 elettori, con rappresentatività evidentemente persa tenuto conto dei 164 voti direttamente riconducibili ai due Consiglieri fuoriusciti dell’allora maggioranza!!!
E invece no. Valente ha continuato ad arroccarsi nella sua testarda pienezza, governando nella piena solitudine della sua stanza comunale senza passi indietro, senza dare segni di umana saggezza e di senso di paternità per la Comunità che è chiamato ad amministrare. Ha indurito il muro contro muro con l’Opposizione, continuando a voltare le spalle ad ogni dialogo costruttivo e ad ogni tipo di apertura che, mai come in questa fase, avrebbe potuto avviare un percorso di collaborazione e di cambiamento radicale da parte di tutti nell’esclusivo interesse della Comunità.
Le novità. Lo Statuto Comunale a tutt’oggi in vigore prevede che per la validità di una seduta Consiliare sia prevista la presenza, escluso il sindaco, di: n. 6 consiglieri per le sedute di prima convocazione; n. 4 consiglieri per le sedute di seconda convocazione. Il Regolamento del Consiglio Comunale, cui fa rimando lo Statuto Comunale, prevedeva inoltre (SINO ALL’ALTRO GIORNO) che per l’approvazione del bilancio preventivo sia richiesta la presenza dei consiglieri prevista per la prima convocazione, ovvero di n. 6 Consiglieri. Data la riconfigurazione dell’assetto consiliare determinatasi per effetto dei passaggi descritti, condivisa la comune intenzione dei 5 Consiglieri non appartenenti al Gruppo di “Maggioranza” di non voler continuare a legittimare l’attuale amministrazione comunale in carica, si è comunque convenuto nell’opportunità di promuovere un atteggiamento di responsabilità corale, evitando di “boicottare a sorpresa” il prossimo Consiglio di discussione del bilancio e creando così i presupposti per evitare di condannare l’amministrazione comunale ad un lungo periodo di commissariamento proprio in una fase cruciale per la nostra Comunità impegnata nell’affrontare il “passaggio ad ACEA” ed altre questioni per le quali sarebbe stato opportuno evitare la gestione commissariale. Alla luce di questi presupposti, quindi, si è piuttosto preferito affrontare la questione direttamente con il Sindaco, esortandolo alle tempestive dimissioni (entro febbraio 2020) e ad assumere anch’egli un atteggiamento responsabile e umile, che lo riqualificasse almeno in parte a dispetto del fallimento della sua politica sociale, aprendo così alla possibilità di indire nuove elezioni amministrative già a GIUGNO 2020, residuando il periodo di commissariamento solo allo stretto necessario e dando così la possibilità ad una nuova compagine governativa (sperabilmente derivata da una completa riunione tra le opposte fazioni) di affrontare su mandato del popolo le delicate questioni amministrative in corso di evoluzione.
E invece no. Valente, doverosamente già ben consapevole dello scenario politico che gli si sarebbe presentato, ha saputo fare il peggio del peggio. Ha proceduto con immediatezza alla convocazione di un Consiglio Comunale per il giorno 08.02.2020 per presentare al Consiglio la proposta di modifica del Regolamento Consiliare, proprio nell’articolo in cui il Regolamento teneva fermo a 6 il numero di Consiglieri la cui presenza sarebbe stata necessaria, anche in seconda convocazione, per l’approvazione del bilancio dell’Ente !!!
Il resto è cronaca spicciola. È accaduto che se nell’occasione del Consiglio Comunale dell’08.02.2020 non si sia potuto procedere ad alcuna deliberazione per la ovvia assenza dei 5 Consiglieri non appartenenti al Gruppo di Maggioranza, alla seconda convocazione dello stesso Consiglio, fissata alla data dell’11.02.2020 per la discussione della medesima modifica regolamentare, nella pienezza dei numeri (trattandosi di una sessione straordinaria bastavano 4 Consiglieri!!!) i Consiglieri presenti, tutti appartenenti al Gruppo “Movimento per Agosta”, abbiano deliberato la tanto agognata modifica regolamentare, arroccati nel totale isolazionismo di un fare amministrativo che, senza remore, definiamo VERGOGNOSO. In buona sostanza, se la sono “cantata e suonata” apportando una modifica ad hoc al Regolamento del Consiglio Comunale con l’esclusivo fine di garantirsi il quorum quando verrà discussa l’approvazione del bilancio!!!. Così facendo, con un fare eticamente e soprattutto moralmente scorretto, il “prode” Valente invece di dimettersi (come dovuto per evidenti impedimenti amministrativi riconducibili alla esclusiva colpa del suo agire subdolo) ha evitato lo scioglimento del Consiglio Comunale cui altrimenti, come previsto dalla legge, si sarebbe dovuto procedere per mancata approvazione nei termini del bilancio.
Cogliamo l’occasione degli inopportuni contenuti della dichiarazione di voto con cui il Capogruppo di Maggioranza, Consigliere Paolo Panimolle, il quale avrebbe fatto più bella figura a tacere, prima dell’adunata “teatrino” dell’11.02.2020 ha esortato i membri del suo Gruppo a votare a favore della modifica regolamentare per indirizzare al Sindaco quesiti cui auspichiamo venga data una risposta:
Perché hai previsto la modifica del Regolamento del Consiglio Comunale solo adesso, quando hai saputo di non avere altrimenti più i numeri per governare? Perché, se era noto che il Regolamento necessitava di un complessivo restyling già a partire dall’avvio della legislatura (giugno 2016), hai atteso tanto per procedere in tal senso? Perché, diversamente, non lo hai fatto dopo la prossima discussione del bilancio previsionale 2020? Perché non hai fatto il passo indietro che ti è stato chiesto, dimettendoti entro febbraio 2020, così da residuare il meritato commissariamento allo stretto necessario, prefigurando l’avvio di una nuova legislatura già da giugno 2020? Perché hai preferito dare risalto al tuo personalismo piuttosto che ammettere le tue responsabilità politiche con l’umile gesto delle dimissioni? Perché, se sei così sicuro di te e del tuo Gruppo, ti sei voluto sottrarre alla realtà delle cose proponendo una modifica regolamentare per il solo motivo di evitare che cadesse il “tuo governo”? Ma soprattutto perché, più di ogni cosa, hai voluto negarti alla promozione di un progetto futuro condiviso, sottraendoti all’avvio di un percorso che da qui a giugno prossimo avrebbe potuto sugellare la fine dei contrasti tra le opposte fazioni? …. Ma più di ogni cosa, perché (proprio tu che ne avevi i mezzi e l’autorità in questa fase storica) con il tuo opportunismo, con il tuo fare ambiguo, ti sei ostinato a condannare questo paese all’inasprimento dei contrasti, al trascinamento delle conflittualità, bloccando una crescita culturale ed un processo di cambiamento che mai come oggi sarebbe stato spontaneo?
Rispetto a tutto quanto accaduto esprimiamo profondo sdegno e preoccupazione. Invitiamo tutti i cittadini di Agosta a farsi una sana e libera opinione rispetto ai fatti raccontati, che offendono ogni principio di lealtà e di correttezza morale.
Agosta, lì 16.02.2020
Il Gruppo Politico #CAMBIAMO AGOSTA
Leave A Comment