Il Gruppo Politico #CAMBIAMO AGOSTA fa immediato seguito alla pubblicazione di domenica 27 ottobre, con cui si erano portate all’attenzione dei cittadini le “stranezze” dei contenuti di un’Ordinanza del “sindaco” che sapeva amaramente di PRESA IN GIRO dei cittadini. Avevamo fatto presente come il “sindaco”, nel timore di chissà quale denuncia potesse piovergli sul capo, aveva disposto le operazioni di rimozione e bonifica di una “discarica abusiva” rinvenuta all’interno della proprietà comunale della “ex Porcareccia”, della cui esistenza lo stesso si era clamorosamente dichiarato ignaro additando la responsabilità di reato ambientale a supposti “IGNOTI” … che l’avrebbero fatta franca pur sotto il naso del nostro onnipresente protettore ad honorem “San PIEtRO”.
Con curiosa contemporaneità con la nostra uscita di domenica scorsa, il “sindaco” pubblicava una nuova Ordinanza (la n. 47 del 27 ottobre 2019), disponendo la sostituzione della T.A.C. ECOLOGICA s.r.l. con la PRAGMA, cui è stato affidato il servizio rifiuti per un periodo di due mesi!!!
Tutto QUASI NORMALE: recesso con la T.A.C. ECOLOGICA non più in grado di far fronte alle obbligazioni contrattuali con il Comune di Agosta e affidamento in via d’urgenza alla PRAGMA, per garantire la continuità di un servizio essenziale cui il “sindaco” è obbligato dalla legge. Risulterebbe, in particolare che il Tribunale penale di Roma ha sottoposto a sequestro i beni della Società T.A.C. ECOLOGICA che, già da oltre un anno, è balzata agli onori delle cronache locali per il coinvolgimento in indagini per corruzione e turbativa d’asta per l’appalto rifiuti, con conseguenti provvedimenti di custodia cautelare a danno di vertici societari e di amministratori comunali collusi con la ditta.
Tutto PARADOSSALE se, alla luce di quanto sta accadendo ad Agosta nell’ultimo periodo, si rileggono particolari vicende amministrative che hanno interessato la gestione RIFIUTI da quando l’amministrazione comunale ha scelto la T.A.C. ECOLOGICA.
L’amministrazione comunale in carica aveva affidato il servizio alla T.A.C. per un periodo di quattro anni (con scadenza al 30 Ottobre 2020) per un importo complessivo di circa 480.000 euro, attraverso procedura di gara d’appalto realizzata nel periodo a cavallo delle ultime elezioni amministrative (passaggio dall’amministrazione Massimi a quella Valente): a febbraio 2016 è stato approvato il bando e il disciplinare di gara; l’esito della gara di appalto è stato curiosamente determinato in data 6 giugno 2016 (giorno successivo alle ultime elezioni amministrative del 05/06/2016) ed il servizio affidato nel mese di agosto 2016.
La responsabilità del “sindaco” per quella che si conferma essere stata una scelta amministrativa sbagliata sta oggettivamente presentando il suo amaro conto alle tasche dei cittadini.
Dati oggettivi alla mano, crea turbamento il ripensare a quando allora, il “sindaco”, i suoi soliti “accoliti” e gli amministratori comunali esternarono palese soddisfazione e compiacimento per l’avvenuta aggiudicazione dell’appalto ad una ditta, la T.A.C. giustappunto, con un costo vantaggioso per gli Agostani. E’ imbarazzante richiamare alla memoria le vicende del Consiglio Comunale del 22/03/2017, quando si discusse la prima approvazione del piano finanziario e delle tariffe TARI dopo l’affidamento alla T.A.C.: sul testo della Delibera n. 3 del 22/03/2017 si legge chiaramente che l’allora vicesindaco Massimi (oggi fortunatamente per tutti solo emerito) si complimentava con il sindaco Valente per il lavoro che stava svolgendo sulla questione rifiuti. Complimenti che, evidentemente, suonano invece oggi come una sentenza di condanna per le tasche dei cittadini: proprio in quel Consiglio Comunale fu avviato il secondo rincaro della tariffa rifiuti (dopo il primo, clamoroso (del 65%),deciso dall’amministrazione Massimi) a ulteriore beffa per i cittadini che, a causa delle condizioni di affidamento alla T.A.C., già erano stati condannati al pagamento di costi indiretti (extra bolletta) per la più generale questione rifiuti.
Queste le principali responsabilità del “sindaco” per SCELTE evidentemente SBAGLIATE!
Gara di affidamento del servizio, poi vinta dalla T.A.C., aggiudicata solo secondo il criterio del prezzo più basso e non secondo parametri che avrebbero invece potuto premiare anche qualità, efficienza e finalità ambientali del servizio. Capitolato di appalto del servizio, realizzato dal Comune di Agosta, senza previsione di ricavi dalla vendita dei rifiuti differenziati, con condizioni ad esclusivo vantaggio della ditta appaltatrice (perché, ad esempio, il Comune di Subiaco ha saputo operare diversamente con vantaggi già percepiti sulle bollette TARI nonostante la PORTA A PORTA sia stata avviata da poco tempo???), senza previsione di fornitura di sacchi per la raccolta e del servizio di RACCOLTA INGOMBRANTI, con spese aggiuntive (extra TARI) che le famiglie sono autonomamente chiamate a sostenere. Nel triennio di gestione della T.A.C. si sarebbero verificate problematiche per effetto di mancati ritiri di rifiuti e di una non sempre puntuale regolarità del servizio. Episodi, questi, che a dire del “sindaco” (vedasi il testo dell’ultima Ordinanza) avrebbero contribuito all’aumento del fenomeno dell’abbandono illecito di rifiuti da parte dei cittadini con conseguente degrado urbano e danno ambientale. Ormai noto episodio di discarica “abusiva” su terreno comunale della “ex Porcareccia”, imputato a supposti IGNOTI, con conseguente spesa che grava sulle casse comunali (ovvero le tasche dei cittadini !!!): “sindaco”, la storiella degli ignoti è veramente un’offesa all’intelligenza degli agostani!!! VERGOGNA!!!
Annullamento del contratto con la T.A.C. e affidamento temporaneo del servizio alla PRAGMA: “sindaco”, dal momento che il Tribunale penale di Roma ha disposto il sequestro dei beni societari della T.A.C e che, evidentemente, il Comune di Agosta non potrà trovarsi nelle condizioni di riscuotere gli introiti contrattualmente previsti e derivanti da eventuali sanzioni amministrative e dalla cauzione depositata dalla ditta alla data di stipula, chi sarà chiamato a pagare la PRAGMA per l’affidamento temporaneo del servizio? Sempre le casse comunali (ovvero sempre i cittadini)? La PRAGMA (grande sconfitta dalla gara di appalto che nel 2016 fu vinta dalla T.A.C.), a cui si è fatto ricorso per dare ovvia continuità ad un servizio essenziale per i cittadini, detterà ora le condizioni economiche al Comune di Agosta per questo affidamento temporaneo da cui non si è evidentemente potuta sottrarre in quanto precettata dalla tua Ordinanza?
Per quanto possibile, nel tentativo di fare chiarezza sulle vicende amministrative legate alla gestione dei rifiuti ed orchestrate direttamente dal “primo cittadino”, il Gruppo Consiliare di Opposizione ha richiesto al “sindaco” la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario, cui già da ora, con riserva di pubblicizzare la data e l’orario dell’adunata, invitiamo tutti i cittadini di Agosta a partecipare affinché si rendano conto con i propri occhi di tutto quanto sta accadendo.
Agosta, lì 03.11.2019
Gruppo Politico #CAMBIAMO AGOSTA
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